STAGE IN NEGOZIO SOTTO NATALE: UN VERO BANCO DI PROVA

Il periodo più intenso di lavoro per un negozio è sicuramente quello natalizio. Ed è la ragione per cui agli studenti ASLAM del corso di Operatore ai servizi di vendita – che si tiene nella sede di San Macario di Samarate (Va) – viene proposto di effettuare il tirocinio formativo da novembre a febbraio. Hanno così l’opportunità di introdursi nella realtà commerciale che li accoglie, imparare a conoscerla, e di mettersi seriamente alla prova nel concitato periodo delle feste. Si tratta di un vantaggio anche per i rivenditori che accolgono gli stagisti, perché consente loro di avere a disposizione risorse aggiuntive in un momento clou dell’anno.

SUL CAMPO SI IMPARA IN FRETTA

Federico e Rosa, che frequentano il terzo anno, hanno vissuto questa esperienza presso il negozio di abbigliamento Piazza Italia di Lonate Pozzolo (Va). Siamo andati a trovare Federico (a destra nelle foto) verso la fine dello stage e ci ha raccontato, senza interrompere il lavoro di allestimento che stava effettuando, come sono trascorsi questi mesi. “Lo stage è andato molto bene: sono partito con una certa insicurezza, ma col trascorrere dei giorni ho acquisito fiducia in me stesso, imparando a destreggiarmi nei vari compiti affidatimi: servizio e tecniche di vendita, cassa, allestimento…” esordisce Federico. Il bilancio dei mesi trascorsi è interessante: “Davvero non credevo che avrei imparato così in fretta! A questo risultato ha contribuito sicuramente la disponibilità dei colleghi in negozio” spiega il giovane.

IL VALORE DEL SUPPORTO DEL TUTOR

Nel periodo di stage gli studenti sono accompagnati da un tutor aziendale: nel caso di Federico e Rosa si tratta di Marzia (a sinistra nella foto), responsabile del punto vendita. Il suo giudizio sui due giovani è decisamente positivo: “Sono estremamente soddisfatta, e da ogni punto di vista. Sia Rosa che Federico hanno sempre dimostrato una grande disponibilità e tanta voglia di imparare, anticipando in molti casi le necessità che si venivano a creare. Hanno rispettato gli orari di lavoro e in ogni situazione li ho visti sorridenti. Eppure”, prosegue Marzia, “hanno affrontato un periodo lavorativo molto intenso: l’arrivo e l’allestimento di una nuova collezione, sia in negozio che nelle vetrine, il lavoro in cassa e il contatto diretto con i clienti, il tutto sotto le feste, un momento di forte attività per noi”. Vedendo i ragazzi all’opera Marzia, da tutor attenta, ha riconosciuto le loro differenti inclinazioni e le ha assecondate per svilupparle al massimo. Ad esempio si è accorta che “Rosa è particolarmente abile nelle vestizioni dei manichini e nell’allestimento delle vetrine, perciò le ho affidato volentieri questo compito”. Ciononostante ha fatto sperimentare agli studenti tutte le attività, perché potessero imparare quanto più possibile il variegato mestiere dell’operatore alle vendite.

SCUOLA E LAVORO

Nel contempo Marzia riconosce che “la scuola li ha preparati bene. A volte gli stagisti possono essere un peso per noi, perché ci capita di dover insegnare loro tutto, e ciò implica l’uso di tempo prezioso. Nel caso di Rosa e Federico invece abbiamo trovato dei giovani già pronti”. Apprezza perciò la commistione tra formazione professionale e lavoro “perché consente di acquisire una visione più completa” e offre un vantaggio importante rispetto a chi non fa esperienza sul campo”. Il risultato di tutto ciò è stato quello che si prefigge il corso che Federico e Rosa stanno seguendo: “Sono diventati autonomi, gestendo in assoluta indipendenza le diverse attività che sono state loro affidate” conclude soddisfatta Marzia.