Un’intera classe in apprendistato

Gli studenti della classe 4° di Tecnico del Legno, corso di formazione professionale del Polo Formativo LegnoArredo, stanno frequentando il corso in apprendistato. Ciò significa che ogni studente è stato assunto con un contratto di apprendistato di primo livello da un’azienda che, insieme alla scuola, consente ai giovani di imparare il mestiere sul luogo di lavoro, mentre nei rientri in classe i ragazzi studiano le materie di base.

Lavorare è faticoso, ma dà soddisfazione

Il Polo offre ai suoi studenti questa opportunità perché permette loro di acquisire maggiore esperienza, e più velocemente, rispetto a un corso ordinamentale. In molti casi, poi, le aziende coinvolte, se apprezzano l’operato degli studenti, offrono loro la possibilità di rimanere, una volta ottenuto il diploma. Così dalla scuola si passa direttamente al lavoro, bruciando le statistiche relative alla disoccupazione giovanile.

“Lavorare è diverso rispetto a studiare: è sicuramente più faticoso” esordisce Davide. Ciononostante, nell’azienda dove è in apprendistato, e che produce mobili in stile moderno, svolge molti compiti differenti “e questo mi dà soddisfazione, perché mi permette di cambiare e di imparare diversi aspetti del mio mestiere, dal carteggiare all’incollare, oppure usare le macchine”. Davide non è nato ‘falegname’, ma una volta entrato al Polo, dopo un anno in un’altra scuola, ha scoperto che la professione lo appassiona. In più, ha trovato nei suoi datori di lavoro “delle persone molto flessibili, disposte anche ad accettare suggerimenti da parte mia”, mentre a scuola “i professori sono attenti alle necessità di ciascuno di noi”.

Scuola e lavoro insieme

Denner invece si è appassionato al legno perché i suoi zii, nelle Filippine, sono falegnami. Quando ha visitato il Polo durante un Open Day ha deciso di iscriversi, e dopo il diploma di Qualifica di terzo anno di Operatore del Legno ha voluto proseguire “per aumentare il mio bagaglio di esperienza” afferma il giovane. La proposta di svolgere il quarto anno di Tecnico del Legno in apprendistato lo ha subito convinto: “Mette insieme scuola e lavoro accrescendo il mio senso di responsabilità. Infatti nella ditta di produzione di mobili dove mi trovo, una volta verificato che so eseguire un certo compito, mi lasciano proseguire da solo; vedere che il risultato finale è buono mi rende molto orgoglioso. Quello del falegname è un bel lavoro, mi piace davvero, ed è il motivo per cui accetto le responsabilità affidatemi”. Denner, come Davide, svolge diverse attività nel corso dell’anno: fin’ora ha lavorato all’assemblaggio e all’imballaggio, “e ora mi stanno insegnando a programmare la macchina bordatrice”.

La soddisfazione di creare con le proprie mani

A scuola si sente come in famiglia e con i compagni di scuola è molto legato, specialmente adesso (siamo ai primi di febbraio) che si rivedono più raramente in classe perché sono tutti in apprendistato. Proprio grazie a questa esperienza “siamo molto cresciuti” dice Iulian: “Non veniamo più a scuola per divertirci, come ci rimproveravano lo scorso anno i prof, ma per imparare e per diventare noi stessi”. E al lavoro? Iulian è impiegato presso un’azienda che realizza mobili per bambini e ci va volentieri: “Anche se è un sacrificio, so che mi servirà per il futuro. L’apprendistato mi permette di accumulare molta esperienza e di imparare tutti gli aspetti della lavorazione del legno. Seguo infatti ogni fase della costruzione dei mobili e in alcuni casi sono anche andato a montarli presso i clienti”. Tutto ciò sta trasformando il giovane: “Incomincio a desiderare di lavorare bene perché, quando vedi un prodotto finito, fatto con le tue mani, la soddisfazione è davvero grande” conclude Iulian.

Lo studio di fa più serio e le opportunità di lavoro più vicine

Marco abita vicino alla sede del Polo, a Lentate sul Seveso (Mb), e siccome l’idea di fare il falegname non gli dispiaceva si è iscritto al corso di Operatore del Legno. Non se ne è pentito, anzi. Ora che è arrivato al quarto anno in apprendistato, lavora presso una rinomata azienda di cucine dove aveva già svolto il tirocinio durante il secondo anno. Avendo dato una buona impressione, è stato chiamato una seconda volta e non è escluso che, se si confermerà un giudizio positivo, venga confermato una volta ottenuto il diploma. In azienda sta sperimentando varie lavorazioni e reparti: “Attualmente sono all’assemblaggio dei mobili da bagno, per un certo periodo mi hanno mandato al reparto dei mobili ‘fuori misura’, ma sono stato anche sulla linea di montaggio”. La mattina in cui lo incontriamo (ai primi di febbraio) c’è una grande novità: “Ora mi hanno proposto di lavorare sulle macchine: sono molto emozionato” afferma Marco parlando del nuovo incarico. L’ambiente di lavoro è giovane e lo studente del Polo si trova a suo agio, “più che a scuola, perché lavorare mi dà maggiore soddisfazione: il tempo trascorre più velocemente e c’è la gioia di vedere ciò che si realizza con le proprie mani”. Ma a scuola ci deve tornare, per studiare le materie di base: così infatti prevede il contratto di apprendistato. La vita lavorativa è stata capace di cambiare il suo atteggiamento nei confronti dello studio:“I rientri a scuola, intervallati dal periodo di formazione in azienda, sono un po’ ‘destabilizzanti’, però adesso rispetto al passato voglio seguire bene le ore di lezione e imparare davvero” conclude il giovane.